Ticchiolatura rose

Le rose sono piante stupende e non a caso vengono anche definite “ le regine del giardino”. Purtroppo, tutta la loro bellezza non riesce a difenderle dalle malattie e dagli attacchi dei parassiti, tanto che spesso si assiste al disseccamento prematuro di tante rose ornamentali. Tra le patologie più temibili, anche la ticchiolatura, malattia causata da una specifica classe di funghi.

Sintomi

Nella rosa, la ticchiolatura si presenta con delle macchioline nere sulle foglie. Queste macchie pian piano si allargano fino a diventare gialle e poi nuovamente scure o necrotiche. L’attacco della malattia avviene sulla pagina superire delle foglie e da questa può poi proseguire nei fusti e nello stelo. Se non curata, la ticchiolatura provoca la progressiva caduta delle foglie fino alla completa perdita della capacità fotosintetica della pianta. Le foglie, infatti, si ingialliscono perché il fungo si nutre della clorofilla, sostanza che determina il colore verde delle foglie.

Eziologia e cause

La ticchiolatura è causata da un fungo appartenente al genere Diplocarpon o al genere Marsonnina. La diffusione del parassita viene favorita da climi temperati e piovosi. La temperatura ideale affinché si sviluppino le spore del fungo è compresa tra 18 e 25 gradi. Le spore fungine vengono trasportate dal vento e si depositano sulla pagina superiore delle foglie. Queste spore possono colpire anche piante destinate alla produzione commerciale. La ticchiolatura infatti attacca alberi come il pero e il melo e tutte le altre specie appartenenti alle rosaceae, di cui fanno parte anche le rose.

Prevenzione e cura

La ticchiolatura delle rose, in caso di attacchi intensi, può portare alla progressiva morte della pianta. Gli attacchi si possono prevenire evitando di bagnare troppo le piante e coltivandole a una certa distanza l’una dall’altra per farle aerare. I primi attacchi si combattono con corretti metodi di potatura: vanno assolutamente estirpate le parti che presentano i primi segni di malattia. I resti di potatura vanno preferibilmente bruciati e posti lontano dalle piante. Il fungo della ticchiolatura si combatte anche con somministrazione di anticrittogamici e di prodotti a base di rame. I trattamenti vanno effettuati solo quando le rose sono nello stato di riposo vegetativo. I prodotti più usati sono la poltiglia bordolese e i fungicidi ad azione sistemica come il Mancozeb, il Captano, il Propiconazole e lo Zineb.