Peronospora della rosa

E’ una delle malattie più temibili per la rosa e non solo, e sebbene possa colpire altre piante, come la vite, nella rosa questa malattia è davvero devastante, anche e soprattutto per il danno estetico che causa a una delle piante più belle che la natura ci abbia mai regalato. Stiamo parlando della peronospora, malattia fungina diffusa un po’ dappertutto in Italia e conosciuta fin dal secolo scorso. La peronospora è una malattia di facile e veloce diffusione e per questo da combattere sia in via preventiva che curativa.

Eziologia

La peronospora della rosa è causata dal fungo peronospora sparsa, che predilige le parti verdi della pianta più bella del mondo. Il fungo si sviluppa in condizioni di elevata umidità e temperatura, con medie comprese tra 18 e 25 gradi e livelli di umidità pari al 100%. Nelle nostre zone, anche a causa della rapida tropicalizzazione del clima, si assiste sempre più frequentemente a casi di peronospora della rosa e delle piante in genere.

Sintomi

Nella rosa, la malattia si presenta con strane chiazze sulla pagina superiore delle foglie. I sintomi sono variabili, con macchie che possono rapidamente mutare di forma e dimensioni, particolare che rende a volte difficile scoprire e debellare per tempo la malattia. La peronospora predilige le giovani foglie, ma in qualche caso non si fa mancare nemmeno quelle più adulte. Il sintomo tipico della peronospora della rosa sono delle macchie tonde e violacee sulla pagina superiore delle foglie. A volte, però, queste macchie possono essere rossastre, marroni e inizialmente giallastre. Le foglie colpite tendono a seccarsi, accartocciarsi e a cadere prematuramente. Il micelio del fungo, invece, sverna nella pagina inferiore delle foglie, dove si presenta con tanti filamenti bianchi spesso invisibili all’occhio umano. Le spore vengono emesse velocemente e si riproducono nel giro di 48 ore. Una volta inoculata, la peronospora della rosa si manifesta dopo una settimana di incubazione.

Prevenzione e lotta

La peronospora della rosa si combatte sia prima che dopo l’infezione. In genere conviene limitare tutte quelle condizioni che causano lo sviluppo della malattia, ovvero umidità e temperatura. Si consiglia di ridurre le irrigazioni e di non bagnare la pagina superiore delle foglie. Il livello di umidità dovrebbe essere mantenuto al 60, 70%, ecco perché è utile distanziare le piante tra loro per farle respirare. In caso di clima piovoso e temperato, conviene intervenire ogni cinque, dieci giorni con prodotti rameici da spruzzare su tutta la pianta. La peronospora conclamata si combatte invece con prodotti sistemici a base di benzimidazolici da miscelare ad ossocloruri di rame. Durante la potatura, per evitare di trasmettere la malattia alle piante vicine, bisogna rimuovere e bruciare tutte le parti infette.