Antracnosi sulla rosa

La rosa è una delle piante più belle del mondo e del nostro giardino, se ne possediamo uno. Non a caso viene anche definita la “regina dei giardini”. Purtroppo, però, anche le “regine” si ammalano e le rose non sono da meno. Forse per errori di coltivazione o forse a causa degli eccessivi sbalzi climatici, le rose vengono frequentemente colpite da malattie fungine. Una di queste è l’antracnosi, patologia causata da diverse specie e di funghi e diffusa su molte altre specie di piante.

Caratteristiche

Sulla rosa, l’antracnosi è causata da un fungo, lo Sphaceloma Rosarum, agente patogeno che colpisce i piccioli, i giovani germogli e soprattutto le foglie, dove si manifesta con macchie circolari di colore nerastro. Queste macchie tendono anche a causare il distaccamento della lamina fogliare della pianta. Le foglie colpite ingialliscono e cadono prematuramente, mentre sui rami compaiono delle lesioni cancerose circolari di pochi centimetri di diametro.

Cause

L’antracnosi della rosa è causata da eccessiva umidità e scarso drenaggio. Durante la messa a dimora della rosa, sia in vaso che a pieno campo, bisogna dunque controllare il drenaggio del terriccio. Se questo appare troppo impermeabile, bisogna aggiungere sostanze che favoriscano lo smaltimento o l’eliminazione dell’acqua in eccesso. In vaso si procede a creare un fondo di argilla espansa, mentre a pieno campo si interviene aggiungendo della sabbia. L’agente responsabile della malattia si può anche diffondere a causa del rialzo delle temperature. Questo dato però varia in base alla pianta colpita e al tipo di fungo che la causa. L’antracnosi degli alberi, ad esempio, si sviluppa a temperature comprese tra venti e ventotto gradi; in altre specie di piante la malattia può comparire anche con temperature massime di diciotto gradi. Questa elevata variabilità di cause scatenanti rende difficoltosa la lotta alla malattia.

Prevenzione e lotta

La lotta all’antracnosi della rosa avviene essenzialmente con metodi chimici, essendo ancora impossibile trovare degli efficaci rimedi naturali. Prima della lotta, però, si può intervenire con adeguati metodi preventivi, com,e ad esempio, il già citato controllo del drenaggio del suolo per evitare i ristagni idrici. In caso di malattia conclamata o prima dell’attacco, la pianta si può trattare con prodotti antifungini a base di rame e zolfo. Gli interventi vanno effettuati preferibilmente di sera e prima dell’arrivo della primavera. Dopo l'arrivo della bella stagione, infatti, i diserbanti chimici rischiano di uccidere anche gli insetti utili, comprese le api.